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Dal tradizionale legno al moderno design


LEGNO: acero, frassino, mogano, noce, faggio
METALLO: acciaio, ghisa, ferro, alluminio
MATERIALI SINTETICI: laminato plastico, melammina, polipropilene, policarbonato




La storia dei materiali del tavolino...

Grazie all'utilizzo di macchinari in grado di tagliare, lavorare ed assemblare il legno, all'inizio del XX secolo la produzione di mobili in legno massello si è innovata diventando molto più efficiente. Tra le innovazioni di questo periodo vale la pena di ricordare l'introduzione del compensato, le cui proprietà hanno reso possibile ottenere un mobile più leggero, maneggevole e veloce da fabbricare (vista la grande richiesta era un requisito a cui l'industria doveva sottostare). 

Durante la seconda metà del XX secolo, in particolare alla fine degli anni '40, grazie all'introduzione di una nuova tecnica di pressatura a caldo, comparvero i primi mobili composti da assemblaggi di trucioli o cascami di latifoglie. Il grande vantaggio di questo nuovo materiale era la leggerezza! Si conservava infatti solo la fibra del legno la cui lavorazione rendeva possibile ottenere mobili di grande impatto estetico ed al contempo semplici da spostare e posizionare.

A partire dagli anni '60 sono state studiate ulteriori tecniche volte alla realizzazione di tavolini a prezzi contenuti, fanno così la loro comparsa i laminati e le melammine, si ottenevano ora mobili con nuove caratteristiche: possibilità di essere decorati (che li ha resi particolarmente apprezzati dai designer), resistenza ai graffi, all'acqua ed alle macchie di grasso!


Vedi anche: il glossario del tavolino.


         

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